Questo è un progetto di cui non si può non parlare, anche se con un po' di colpevole ritardo. Gli Hellsongs (dalla Svezia, che pare sia sempre più fucina di talenti) sono una delle realtà più interessanti uscite fino ad ora in questo 2008. In copertina un hippyssimo furgoncino Kombi che viaggia al di là dell'arcobaleno, nel disco, Hymns in the key of 666, dieci classici del metal più tamarro (Blackened dei Metallica, Symphony of destruction dei Megadeth, etc..), presi, stracciati, destrutturati, rifatti alla maniera di Nina Simone che canta un brano scritto da Regina Spektor, il tutto riletto in chiave pop. La voce è bellissima e fa sognare, gli arrangiamenti di chitarre, tastiere ed archi sono perfetti; ecco così che tutto assume un altro significato, the head explodes, sì, ma per amore, e frasi come if that's your best, your best won't do ti ricordano ogni volta che non sei riuscito a dare tutto te stesso ad una persona (cantata dai Twisted Sister, diciamocelo, non era proprio la stessa cosa). Rock the night si trasferisce dal pub americano in stile Peach Pit in cui gli Europe simulano un concerto tra patatine che volano e donne che ruttano, ad una notte silenziosa trascorsa in solitario o accanto ad una persona amata, sotto portici poco illuminati o seduti sul bordo di una fontana.
Adatto ad ogni stagione, ottimo per un'estate non troppo estiva.
Hellsongs - Seek & Destroy (Metallica cover) [da youtube, non presente sull'album]
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