giovedì 31 maggio 2007
lunedì 28 maggio 2007
10000
Niente. Solo ora mi accorgo che dopo aver visto lo scorso anno il concerto dei Tool a Marino, non ho più preso in mano i loro dischi.
E' che cerchi di disintossicarti inconsciamente, credo.
E quindi ti scordi di quanto sia bello, tra gli altri, Lateralus.
Io c'ero.
E' che cerchi di disintossicarti inconsciamente, credo.
E quindi ti scordi di quanto sia bello, tra gli altri, Lateralus.
Io c'ero.
sabato 26 maggio 2007
Tarantula
Più o meno come Sasaki: ho ascoltato il nuovo singolo degli Smashing Pumpkins. Provate anche voi, se proprio volete, se eravate fans come me. E poi ditemi se non vi viene voglia irrefrenabile di infrangere la mazza da baseball sulla pelata di Corgan..
mercoledì 23 maggio 2007
(Eco)Balle
Anche elevando la raccolta differenziata, comunque gli impianti di trasformazione industriale ci vogliono. Non prendiamoci in giro...
ci sono in tutta Italia, persino nel cuore di alcune grandi città. Perché non dovremmo averli anche in Campania?...
Noi ne abbiamo fatti sette, non uno. Sette impianti da Cdr, che significa "combustibile da rifiuti". Ma questi fanno solo la prima trasformazione, sfornano le ecoballe che vanno bruciate nei termovalorizzatori.
(A. Bassolino - fonte: Repubblica.it)
Ora, non è che abbia torto, Bassolino.
Però intendiamoci: io dal punto di vista tecnico ne capisco poco, ma di recente la mia associazione ha organizzato un convegno a riguardo. E quindi dico: se si vogliono installare impianti moderni, di ultima generazione, che risolvano realmente il problema, ben venga. Benissimo, anzi.
Se dobbiamo starci invece a prendere per il culo e costruire scatoloni che, come al solito, ci fanno stare 15 anni indietro rispetto al resto d'Italia, allora no. Son contento che manifestino, presidente Bassolino. Continuino a farlo. Che di darle un altro motivo fittizio per cui esaltare il suo "governo" proprio non ci va.
Che poi sì, è estate. Ed è peggio.
ci sono in tutta Italia, persino nel cuore di alcune grandi città. Perché non dovremmo averli anche in Campania?...
Noi ne abbiamo fatti sette, non uno. Sette impianti da Cdr, che significa "combustibile da rifiuti". Ma questi fanno solo la prima trasformazione, sfornano le ecoballe che vanno bruciate nei termovalorizzatori.
(A. Bassolino - fonte: Repubblica.it)
Ora, non è che abbia torto, Bassolino.
Però intendiamoci: io dal punto di vista tecnico ne capisco poco, ma di recente la mia associazione ha organizzato un convegno a riguardo. E quindi dico: se si vogliono installare impianti moderni, di ultima generazione, che risolvano realmente il problema, ben venga. Benissimo, anzi.
Se dobbiamo starci invece a prendere per il culo e costruire scatoloni che, come al solito, ci fanno stare 15 anni indietro rispetto al resto d'Italia, allora no. Son contento che manifestino, presidente Bassolino. Continuino a farlo. Che di darle un altro motivo fittizio per cui esaltare il suo "governo" proprio non ci va.
Che poi sì, è estate. Ed è peggio.
martedì 22 maggio 2007
domenica 20 maggio 2007
Supercazzola
ROMA - I consigli di amministrazione di Unicredit e di Capitalia hanno detto sì alla fusione dei due istituti dando il via libera alla nascita di un gruppo da 100 miliardi di euro, il settimo gruppo bancario del mondo che si chiamerà Unicredit Group. I vertici delle due banche hanno deciso che il concambio sarà di 1,12 azioni dell'istituto milanese per ogni titolo della banca romana. In mattinata l'ad di Capitalia Matteo Arpe aveva rassegnato le dimissioni. Il nuovo nome sarà Unicredit Group ma i marchi degli sportelli saranno poi differenziati per aree geografiche: al nord Unicredit, al centro Banca di Roma e Banco di Sicilia nell'isola.
fonte: Repubblica.it
Ma.. E il Sud che non è Sicilia?
fonte: Repubblica.it
Ma.. E il Sud che non è Sicilia?
sabato 19 maggio 2007
Il ruggito del leone
Primo. Ma com'è che i "leggeri malori" a Berlusconi vengono soltanto quando sta in pubblico e in momenti chiave? Che a pensar male si fa peccato (e sti cazzi) però ci si becca. E io non voglio dire che Berlusconi sia un paraculo, ma penso che non ci sia bisogno che lo dica io.
Poi. Sul "Dopo le elezioni, via Prodi.", ma non era stato lui, qualche anno fa dopo una sonora mazzata alle regionali, a dire "Queste elezioni non hanno valore politico"?? Che poi sì, è una cazzata. Ma ammesso e non concesso che non ce l'avessero le regionali, figuriamoci le amministrative..
Infine. Dice "Vinceremo anche nel resto d'Italia come in Sicilia e il governo dovrà andarsene".
Come in Sicilia? Contenti loro..
Poi. Sul "Dopo le elezioni, via Prodi.", ma non era stato lui, qualche anno fa dopo una sonora mazzata alle regionali, a dire "Queste elezioni non hanno valore politico"?? Che poi sì, è una cazzata. Ma ammesso e non concesso che non ce l'avessero le regionali, figuriamoci le amministrative..
Infine. Dice "Vinceremo anche nel resto d'Italia come in Sicilia e il governo dovrà andarsene".
Come in Sicilia? Contenti loro..
giovedì 17 maggio 2007
Tu e io (II)
.. segue
Farai di tutto per evitarlo, e il tuo figlio maggiore si offenderà. Cercherai di spiegare qualcosa, urlando e inghiottendo pillole. Ma non ti capiranno. Saranno tutti contro di te. Ti salirà la pressione.
Resterai sdraiata sul divano con una pastiglia sotto la lingua. Berrai le tue lacrime, perché nessuno vorrà capirti. Sussurrerai:
"Nei tuoi occhi ho visto come ti uccidevano."
Te ne andrai col cane in un'altra città. Soffrirai molto per la separazione da tua figlia. Piangerai. Tuo nipote crescerà e andrà all'asilo. Tuo figlio ti scriverà che non si può essere nemici in eterno. Che l'uno per l'altra siete i parenti più intimi. Andrai a trovarli. Rivedrai tua figlia e non ti separerai più da lei. Poi vedrai il nipotino. Sorriderai tesa, tremando dentro. Avrai paura che ancora... Guarderai nei suoi occhi e vedrai la pioggia. Io amo la pioggia. Anche tu. E prenderai ad amare il tuo nipotino. Comincerai a rimproverarti di non essere venuta prima. Ma prima non potevi. A ciascuno il suo tempo.
Gli farai conoscere il tuo cane e gli insegnerai a fare a botte. Gli mostrerai il cielo e le stelle. Gli comprerai un tamburo, e lui ti sveglierà con colpi furibondi. Assieme a lui sarai la più felice delle donne. Vivrai circondata dall'amore. La tua prima figlia finrà l'università e si sposerà. Il tuo secondo figlio avrà due gemelline. Il cane morirà. Tuo nipote crescerà. Comincerà a non tornare a casa la notte, e tu ti preoccuperai e prenderai pillole per il cuore. Lo sgriderai, e lui sempre a zonzo e a letto con le ragazze. Cercherai di convincerlo che è ancora piccolo, e lui s'infurierà perché ti intrometti nella sua vita. Ti sentirai stanca, con i nvervi a pezzi. I capelli ti diventeranno grigi.
Tuo nipote scriverà canzoni e le canterà agli estranei. Converrai che non lo puoi perdere per le tue fisime. Andrai nel locale dove lui suonerà col suo gruppo. Comincerai a innervosirti in mezzo a un fumo soffocante. Non lo riconoscerai sul palco. Poi lo riconoscerai. Ascolterai le sue canzoni. E capirai che canta di me.
Uscirai dal locale. Te ne andrai barcollando per le strade buie e umide, ridendo e piangendo. Ti morderai le labbra a sangue e cadrai in ginocchio. Su un mucchio di calcinacci. Ma non ti accorgerai di nulla. Griderai, e nessuno ti sentirà.
Tornerai a casa all'alba, come tuo nipote. Vi incontrerete davanti alla porta, e tu sorriderai. Anche lui sorriderà. Poi andrà a dormire, e tu resterai in cucina a fumare. Arriverà tuo marito in pigiama, e gli dirai che lo ami. Passeranno alcuni anni. La tua figlia più piccola si sposerà, e quella più grande avrà una bambina. E il tuo figlio maggiore un altro maschietto. Le gemelline cresceranno e ti tireranno il naso. Tuo nipote comincerà a farsi di eroina. E morirà. Tu guarderai nei suoi occhi sbarrati e vedrai quelle stesse stelle che una volta gli avevi mostrato. Al funerale non piangerai. Il tuo figlio maggiore avrà un infarto.
Tornerai a casa, mentre mettono sotto terra tuo nipote, e lungo la strada sentirai la primavera. Farai una smorfia. Ti sentirai bene. Chiederai:
Perché è tutto così crudele?
E che pensi, che sia facile morire per qualcuno?
E' facile.
Farai di tutto per evitarlo, e il tuo figlio maggiore si offenderà. Cercherai di spiegare qualcosa, urlando e inghiottendo pillole. Ma non ti capiranno. Saranno tutti contro di te. Ti salirà la pressione.
Resterai sdraiata sul divano con una pastiglia sotto la lingua. Berrai le tue lacrime, perché nessuno vorrà capirti. Sussurrerai:
"Nei tuoi occhi ho visto come ti uccidevano."
Te ne andrai col cane in un'altra città. Soffrirai molto per la separazione da tua figlia. Piangerai. Tuo nipote crescerà e andrà all'asilo. Tuo figlio ti scriverà che non si può essere nemici in eterno. Che l'uno per l'altra siete i parenti più intimi. Andrai a trovarli. Rivedrai tua figlia e non ti separerai più da lei. Poi vedrai il nipotino. Sorriderai tesa, tremando dentro. Avrai paura che ancora... Guarderai nei suoi occhi e vedrai la pioggia. Io amo la pioggia. Anche tu. E prenderai ad amare il tuo nipotino. Comincerai a rimproverarti di non essere venuta prima. Ma prima non potevi. A ciascuno il suo tempo.
Gli farai conoscere il tuo cane e gli insegnerai a fare a botte. Gli mostrerai il cielo e le stelle. Gli comprerai un tamburo, e lui ti sveglierà con colpi furibondi. Assieme a lui sarai la più felice delle donne. Vivrai circondata dall'amore. La tua prima figlia finrà l'università e si sposerà. Il tuo secondo figlio avrà due gemelline. Il cane morirà. Tuo nipote crescerà. Comincerà a non tornare a casa la notte, e tu ti preoccuperai e prenderai pillole per il cuore. Lo sgriderai, e lui sempre a zonzo e a letto con le ragazze. Cercherai di convincerlo che è ancora piccolo, e lui s'infurierà perché ti intrometti nella sua vita. Ti sentirai stanca, con i nvervi a pezzi. I capelli ti diventeranno grigi.
Tuo nipote scriverà canzoni e le canterà agli estranei. Converrai che non lo puoi perdere per le tue fisime. Andrai nel locale dove lui suonerà col suo gruppo. Comincerai a innervosirti in mezzo a un fumo soffocante. Non lo riconoscerai sul palco. Poi lo riconoscerai. Ascolterai le sue canzoni. E capirai che canta di me.
Uscirai dal locale. Te ne andrai barcollando per le strade buie e umide, ridendo e piangendo. Ti morderai le labbra a sangue e cadrai in ginocchio. Su un mucchio di calcinacci. Ma non ti accorgerai di nulla. Griderai, e nessuno ti sentirà.
Tornerai a casa all'alba, come tuo nipote. Vi incontrerete davanti alla porta, e tu sorriderai. Anche lui sorriderà. Poi andrà a dormire, e tu resterai in cucina a fumare. Arriverà tuo marito in pigiama, e gli dirai che lo ami. Passeranno alcuni anni. La tua figlia più piccola si sposerà, e quella più grande avrà una bambina. E il tuo figlio maggiore un altro maschietto. Le gemelline cresceranno e ti tireranno il naso. Tuo nipote comincerà a farsi di eroina. E morirà. Tu guarderai nei suoi occhi sbarrati e vedrai quelle stesse stelle che una volta gli avevi mostrato. Al funerale non piangerai. Il tuo figlio maggiore avrà un infarto.
Tornerai a casa, mentre mettono sotto terra tuo nipote, e lungo la strada sentirai la primavera. Farai una smorfia. Ti sentirai bene. Chiederai:
Perché è tutto così crudele?
E che pensi, che sia facile morire per qualcuno?
E' facile.
parafrasando Irina Denezkina
mercoledì 16 maggio 2007
Tu e io (I)
Voglio toccarti, ma non posso, non è la stessa dimensione. Tu non vorresti. Tu ti trovi bene con gli altri. E io voglio volare intorno alla tua testa e respirarti nell'orecchio. Farai una buffa smorfia e penserai che con me stai bene. Amerai altre persone e le bacerai sulla bocca, e io mi intrufolerò nei tuoi capelli e starò seduto senza muovermi. Poi resterai sola e capirai che ti manca qualcosa. Allora mi districherò e andrò sui tuoi occhi. E capirai che stai bene. Che è primavera e spuntano le foglie. Che ti amano. E anche tu amerai. Non me. Arderai di passione, sarai gelosa e ti morderai le labbra. Io assorbirò il tuo sangue e le tue lacrime. Io starò male, e tu bene.
Deciderai che hai trovato la tua metà. Ti sposerai. Avrai due figli e una figlia. So persino come si chiameranno. Io sarò nei tuoi capelli, nei tuoi occhi e nelle tue labbra. Un giorno ti troverai in mezzo tra questi e quelli. E qualcuno sparerà. Chi non mi ricordo. Poi starai a lungo all'ospedale. E tuo marito ti lascerà. Non se ne fa niente di una invalida. Nessuno se ne fa niente degli invalidi. Ti morderai le labbra e vedrai i tuoi figli solo nei sogni. Un giorno domanderai:
"Dove sei?" piano, perché nessuno senta.
Ma io non ci sono. Pensi che essere morto sia meglio che essere invalido? Non vuoi vivere a quel modo. Preferisci morire. So che se morirai sarai insieme a me. Ma non te lo chiedo. Voglio respirarti nell'orecchio ogni primavera. Ma io non ci sono. Pensi che allora l'abbia fatto tanto per fare? Pensi che sia facile morire per qualcuno?
Non sono con te. E il tuo sangue e le tue lacrime ritornano a te. Non ce la fai più a resistere. Ma tuo figlio ti dice al telefono:
"Non morire" di nascosto dal papà. In un bisbiglio.
Poi passeranno ancora dieci anni, capirai che non tutto è stato invano. Quando imparerai a muovere le gambe. Ti alzerai e camminerai. Poi correrai. Di te si innamorerà il ragazzo del terzo piano. Il tuo figlio maggiore finita la scuola andrà a studiare nella tua facoltà. Il preside si ricorderà il tuo cognome, perché tu eri stata la più brillante e solare. Ne sarai orgogliosa. Ti sposerai di nuovo. Il tuo autunno sarà illuminato dalla porpora delle foglie cadute. Ti nascerà una figlia. Sarai la donna più felice della terra. Le comprerai un grande cane. Vero. La porterai a spasso in carrozzina, le comprerai il gelato e l'accompagnerai all'asilo. Poi a scuola. Le farai vedere boschi e radure, le insegnerai ad amare i bruchi e i gatti. E arriverà anche un nipotino. Lo guarderai negli occhi e avrai paura...
continua..
Deciderai che hai trovato la tua metà. Ti sposerai. Avrai due figli e una figlia. So persino come si chiameranno. Io sarò nei tuoi capelli, nei tuoi occhi e nelle tue labbra. Un giorno ti troverai in mezzo tra questi e quelli. E qualcuno sparerà. Chi non mi ricordo. Poi starai a lungo all'ospedale. E tuo marito ti lascerà. Non se ne fa niente di una invalida. Nessuno se ne fa niente degli invalidi. Ti morderai le labbra e vedrai i tuoi figli solo nei sogni. Un giorno domanderai:
"Dove sei?" piano, perché nessuno senta.
Ma io non ci sono. Pensi che essere morto sia meglio che essere invalido? Non vuoi vivere a quel modo. Preferisci morire. So che se morirai sarai insieme a me. Ma non te lo chiedo. Voglio respirarti nell'orecchio ogni primavera. Ma io non ci sono. Pensi che allora l'abbia fatto tanto per fare? Pensi che sia facile morire per qualcuno?
Non sono con te. E il tuo sangue e le tue lacrime ritornano a te. Non ce la fai più a resistere. Ma tuo figlio ti dice al telefono:
"Non morire" di nascosto dal papà. In un bisbiglio.
Poi passeranno ancora dieci anni, capirai che non tutto è stato invano. Quando imparerai a muovere le gambe. Ti alzerai e camminerai. Poi correrai. Di te si innamorerà il ragazzo del terzo piano. Il tuo figlio maggiore finita la scuola andrà a studiare nella tua facoltà. Il preside si ricorderà il tuo cognome, perché tu eri stata la più brillante e solare. Ne sarai orgogliosa. Ti sposerai di nuovo. Il tuo autunno sarà illuminato dalla porpora delle foglie cadute. Ti nascerà una figlia. Sarai la donna più felice della terra. Le comprerai un grande cane. Vero. La porterai a spasso in carrozzina, le comprerai il gelato e l'accompagnerai all'asilo. Poi a scuola. Le farai vedere boschi e radure, le insegnerai ad amare i bruchi e i gatti. E arriverà anche un nipotino. Lo guarderai negli occhi e avrai paura...
continua..
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