Suonano le trombe, le sentite? Siamo alla fine, bucato il fondo a forza di toccarlo parecchie volte al giorno, siamo arrivati al doppiofondo in cui ravaniamo avidamente. Mettiamo che decine e decine di dichiarazioni, testimonianze, documenti, foto, video, registrazioni non bastino a stabilire che alla Dìaz il massacro l'hanno voluto fare, non è stato un caso che ci si sono trovati e bon, la cosa era organizzata probabilmente, io lo dico, da almeno un mese prima del G8. La mettiamo così? Siamo alla fine, non c'è speranza alcuna.
E badate che io non sono della scuola "emigriamo in massa", per come la vedo io c'è sempre un piccolo margine di possibilità che ce la possiamo fare, almeno finché c'è un giudice che permette a Giuseppe Englaro di (provare a) lasciarsi alle spalle un incubo (che non giovava a nessuno) durato diciassette anni, finché siamo in Europa, sì, agli ultimi posti, però ci siamo, e finché c'è un Obama che, non si sa mai, magari ci libera, con i carri armati, sì, però ci libera, ma quando va così è dura. Stavolta non me l'aspettavo, lo ammetto, vedevo tanto evidente la condanna che ho pensato che neppure in un paese così raccapricciante si potesse fare gli gnorri.
Che poi la beffa è ancora peggio del danno: Alfredo Mantovano sostiene che "La polizia di Stato merita la gratitudine di tutti". La gratitudine. Giustamente potreste venirmi a dire che vabbè, stiamo a dar retta pure ad Alfredo Mantovano adesso, ma il punto è che per quanto essere sottosegretario all'Interno in un governo del genere valga meno di zero, il tema è quanto mai attuale, con il Presidente del Consiglio e un ex Ministro dell'Interno che proprio pochi giorni fa proponevano irruzioni nelle scuole occupate (occupate per protestare contro un decreto totalmente anti-democratico, ma questo in Italia sembra non contare). Pensavo, no, speravo che ci si ricordasse che l'ultima volta che la polizia ha fatto irruzione in una scuola (neppure occupata, tra l'altro) non è stato proprio uno dei momenti più brillanti della storia italiana.
Invece niente, qua pare non sia successo nulla. Questa è roba da scendere in strada coi forconi, eppure, a parte quelli in aula, io mica ne ho visti tanti di indignati. Non me ne meraviglio più, e questo mi preoccupa. Finirò a fare Nonna Papera, tutto il giorno torte, feste per i nipoti e invasare passiflora. E buona notte a tutti.
(Il post è stato scritto per Liberipensieri.net, clicca qui per commentare.)
venerdì 14 novembre 2008
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