home | RSS | a 2.0 inspiration by Umberto Di Lorenzo
venerdì 27 giugno 2008

And justice for all

- permalink -
[2] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Mi seccherebbe dirvi una cazzata, ma per come la vedo io qui tutta la faccenda sulla giustizia finirà male. Con una guerra tra governo, magistrati e opposizione, ognuno per cazzi suoi e in una direzione che non si sa bene qual è. Il tutto per bloccare un miserrimo processo a Berlusconi. Che viene da chiedersi, semplicemente, ma perché? Quale parte della frase La legge è uguale per tutti è poco chiara? La cosa peggiore di questi giorni è stata la tregua offerta dall'ANM che proponeva l'introduzione dell'immunità al posto della sospensione dei processi. Una cosa terrificante, per quello che sta a rappresentare.
Alla fine, alle solite, nel culo lo prenderemo noi. Con una giustizia ancora più lenta del solito, nuovi criminali, mafiosi, camorristi in libertà. And justice for all.
mercoledì 25 giugno 2008

Parlano proprio tutti

- permalink -
[2] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
"Dopo Calciopoli è cambiato poco. I presidenti italiani hanno paura di ingaggiarmi"

Quanto precede è stato detto da Zdenek Zeman. Che abbiano paura di ingaggiarlo è probabile. Bisogna solo capire se è davvero per Calciopoli. Oppure se è per la sua visione del calcio che era buona dieci anni fa, a dir poco, per i disastrosi risultati ottenuti nelle sue ultime gestioni di squadre italiane, per le sue memorabili difese da novantatre gol subiti a stagione.
Ma no, forse è proprio per Calciopoli.

mercoledì 18 giugno 2008

Si aspettavano Babbo Natale (II)

- permalink -
[7] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Il rinvio con cui Scajola, probabilmente spompinato dalla Marcegaglia, cerca (e lo farà) di affossare la legge sulla class action è probabilmente lo specchio della nostra situazione di paese in mano alla destra. E' vero che la class action in Italia era stata approvata a causa di un errore di voto di un senatore di Forza Italia, ma c'era, era lì, era una cosa -una volta tanto, dio guardami- a favore del cittadino. Ora verrà buttata al cesso insieme alla democrazia, alla costituzione e tutto il resto.

Io però non smetto di meravigliarmi dell'indignazione, dello stupore che consumatori, associazioni dei consumatori, semplice gente del popolo e un'altra buona fetta degli italiani mostrano davanti a fatti di questo genere. Come se fosse poi strano. Così anche per la storia dell'esercito nelle strade. O delle intercettazioni, tutti ad esprimere stupore per la mortificazione riservata alla giustizia. Oh, ma non è che noi siamo proprio in mano a gente giustizialista. Io mi stupirò quando Berlusconi si presenterà in un'aula di tribunale per sottoporsi a regolare processo. Tutte 'ste altre cose mi sembrano più che naturali. Abbiamo (avete) votato un governo di destra, ci teniamo un governo di destra che fa il cazzo che gli pare, data la maggioranza che si ritrova e ci dice pure bella zio, adesso che c'è, vi dobbiamo spiegare cos'è e cosa fa un governo di destra?

Speculazioni

- permalink -
[4] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Voi ricordate una (e dico una) volta negli ultimi anni in cui, nei giorni precedenti, sia stata azzeccata una (e dico sempre una) traccia dei temi degli esami di maturità?
martedì 17 giugno 2008

Son cose

- permalink -
[2] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Ho scoperto che in Francia chiamano la squadra azzurra la "Nazionale". Un po' come noi chiamiamo "Seleçao" la squadra brasiliana. Questa cosa, non so perché, mi riempie d'entusiasmo.
lunedì 16 giugno 2008

C'è il tutto

- permalink -
[2] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
La vita mi piace, nella vita c'è il sole, c'è il vento, c'è il verde, c'è l'azzurro, c'è il piacere di un cibo, di una bevanda, di un bacio, c'è la gioia che riscatta le lacrime, c'è il bene che riscatta il male, c'è il tutto, e ti amo.

Niente sarà più come prima

- permalink -
[0] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!

infoline shop@archiattack.it
venerdì 13 giugno 2008

Continuano ad aspettare Babbo Natale

- permalink -
[3] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Se fai il pignolo e chiedi al titolare dell'azienda di metterti a disposizione gli strumenti necessari per evitare di essere ammazzati, rischi il licenziamento.

Così dice Giuseppe, che sarebbe un collega delle vittime di Palermo. A me spiace annunciare a Giuseppe che chiedere gli strumenti necessari per non finirci secchi non è pignoleria. E che la situazione sarà sempre peggio, dal momento che s'è votato come Presidente del Consiglio uno dei più grandi industriali italiani. Che è più o meno quello che ha messo a suo tempo in condizione il titolare dell'azienda di licenziarlo se pone questioni sulla sicurezza.
Direte voi, ma Andreotti ha affermato che probabilmente Berlusconi è cambiato, che tutti possono cambiare.
Appunto, dico io, Andreotti..

Riflettersi

- permalink -
[0] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Quella di ieri sera è stata l'occasione per vedere le opere G. Garlasci, F. Amat, R. Camilli, V. Salaroli nell'ambito di questa “art exibition 4beginners”. Tu stai lì a chiedere i fondi e le menate e i patrocini, sai cosa? Ad un certo punto ci si arrangia da soli. La chicca era il dj, che era un dj -nel senso che aveva un piatto, i dischi in vinile sia 33 che 45 giri e metteva Good Vibrations e Come Together e scratchava su un impianto che deve aver visto i Police, ma da giovani.

Sasaki Fujika

martedì 10 giugno 2008

E non se ne vuole andare

- permalink -
[3] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
La cosa più preoccupante è che Donadoni non ha ammesso neanche una volta di aver sbagliato la formazione, sebbene il campo dica il contrario. E non per la sconfitta. Ché lui si cela dietro questo, dice: "non c'è la controprova".
E' una cazzata, lo sappiamo noi e lo sa lui, non fosse altro che - ed è proprio la controprova di cui parla Donadoni - con l'ingresso di Cassano, Del Piero, Grosso, la partita è cambiata radicalmente.

Ma poi, che cazzo è successo a Zambrotta? Sarà l'effetto Milan..
domenica 8 giugno 2008

Di electro, anima e cera

- permalink -
[5] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Un respiro profondo, Umberto, lo vedi che stai sudando?
Sono all’entrata del Lido Fruit. Non sono solo, insieme a me ci sono giornalisti spaesati e poi, in ordine di apparizione, il rapper gangsta, Ciro, i ventisette commensali di Ciro, la ragazza seminuda A, la ragazza seminuda B, il pappone butterato. E un po’ di altra gente che dubito sia accorsa a Licola, un po’ di chilometri fuori Napoli percorrendo la Domiziana, per il concerto dei Soulwax. Ascolto senza volerlo i loro discorsi:

- “Ma chist’ che sonan’ chi song’?”
- “E’ ‘nu gruppo che tene ‘o nomm’ in angles’”
- “Io si nun magno subbito schiatto!”

E così via, chiaro che non fervono per il concerto che andrà di lì a poco a incominciare. Un omino tarchiato accanto a me prende ad urlare perché si sbrighino a farlo entrare, avendo lui dei soldi da dare a tale Roberta e, dice, già devo pagare Roberta, posso mica pagare anche il biglietto. Io invece non devo pagare Roberta, non so neanche chi sia Roberta, e mi prendo un attimo per fermarmi e pensare: come cazzo sono capitato in tutto questo?

Venerdì 30 Maggio 2008, sono, insieme ad un paio di amici, sulla strada che collega Napoli con il nostro paesino di provincia. Ci accingiamo a recarci nei pressi del capoluogo campano per un evento che solo a parlarne già ti sembra che l’abitacolo dell’auto si muova al ritmo di una cassa dritta: l’anteprima del Neapolis Festival con Soulwax, 2 Many DJs e chiusura in bellezza con il duo di dj cosentini Shirt vs T-Shirt; questi ultimi già visti lo scorso anno come dj ufficiali del Six Day Sonic Madness, probabilmente il miglior dj-set/live-set italiano, anche soltanto la loro esibizione varrebbe la pena del viaggio. Andateli a vedere, se vi capita, è un’esperienza che rimane a lungo impressa nella mente. A metà tragitto telefono a Fabio, uno degli Shirt vs T-Shirt, per chiedergli informazioni precise sulla strada da percorrere, sull’orario di inizio, sull’eventuale natura aliena dei Soulwax. Mi risponde una voce intristita, depressa, che mi annuncia che loro non ci saranno, che hanno avuto un contrattempo e sono dovuti tornare indietro. Shit happens, scriveranno poi sul loro myspace. Ed è quello che penso anche io, ma quasi non vorrei crederci, non siamo neanche arrivati e una buona fetta della serata se n’è andata a farsi benedire, quando si dice la sfiga. Mi dispiace soprattutto per loro, l’esibizione al fianco dei Soulwax sarebbe stata un giusto tributo alla loro bravura. Mi consolo pensando che avranno modo di rifarsi. E anche noi: ci restano comunque Soulwax e 2 Many DJs. E buttali via.
Arriviamo finalmente a Napoli, imbocchiamo la tangenziale, superiamo Pozzuoli. Uscita Licola, siamo vicini, è quasi fatta. Poi sbagliamo strada cinque o sei volte. Arriviamo davanti ad una sfilza di cartelli indicanti i vari lidi, ovviamente ci sono tutti tranne il Lido Fruit, la nostra meta. Infine, tra un po’ di indicazioni chieste per strada e che si contraddicono a vicenda e qualche telefonata, riusciamo ad arrivare a quella che dovrebbe essere la sede del concerto. C’è gente, sono membri del servizio di sicurezza provvisoriamente adibiti al parcheggio. Pensiamo bene di chiedere a loro:

- “Mi scusi, è qui il concerto, l’anteprima del Neapolis Festival?”
- “E che r’è ‘u neapolìs festival? Uagliù, nun ‘o sacc’, ca’ ce sta ‘nu concerto house”

Decidiamo che sì, nell’immaginario di un buttafuori di queste parti quello dei Soulwax può essere un concerto house. E abbiamo ragione, il posto è questo, la visione di un po’ di facce familiari ci rassicura. Ora non ci resta che trovare l’addetto agli accrediti stampa. Ma dentro di noi sentiamo che non sarà come dirlo.

E rieccoci qui, all’entrata per chi è in lista, tra gente che attende la cena, donne seminude, individui da leinonsachisonoio e omini che devono dei soldi a Roberta. E’ tardi, è stato sforato di tre ore l’orario di apertura dei cancelli, siamo stanchi, ci sono passati avanti in quarantacinque. Ma attendiamo con pazienza il nostro turno che, finalmente, arriva. Entriamo e il posto non è come ce lo immaginavamo. O forse è proprio come ce l’aspettavamo, ma sperando di sbagliarci. E’ un lido dall’arredamento molto pacchiano, con un bar dai prezzi esorbitanti – o, per meglio dire, disumani – e un dj che subito dopo il nostro ingresso, quasi ci aspettasse al varco, parte con una selection degna della Radio Ibiza dei giorni peggiori. L’area adibita al concerto invece è bella, il palco è in piena spiaggia, con il mare alle spalle. I Soulwax – qualcuno lassù mi vuole bene – iniziano a suonare non troppo tardi e costringono il dj del lido ad interrompere la sua esibizione. Peccato.

Il concerto è una goduria. Un set tiratissimo di un’ora e mezza, tre synth, che talvolta si tramutano in due synth e un basso, accompagnati da un batterista che è una macchina. Si passa da alcuni successi della band belga, E Talking, Slowdance, Miserable Girl, ad alcuni remix eccellenti contenuti nell’ultimo lavoro Most of the Remixes. Trattasi della quintessenza del remix, brani presi, destrutturati, ricostruiti, risuonati in pieno stile Soulwax. I momenti più alti del concerto si toccano proprio quando i fratelli Dewaele e soci si lanciano in una Robot Rock dei Daft Punk da delirio puro e in una Phantom dei Justice che fa ballare anche gli scogli assieme alle onde. I bassi picchiano e stare fermi è impossibile, sulla spiaggia è tutto un agitarsi all’unisono di centinaia di corpi. L’esibizione è talmente coinvolgente che finisce e neanche te ne accorgi. Non c’è bis, ma sappiamo perché: tra poco David e Stephen Dewaele risaliranno sul palco per esibirsi come 2 Many DJs.

I Soulwax hanno smesso da pochi secondi ed ecco che il dj del lido, il nostro aguzzino, riparte con la sua terribile selezione dei dischi più brutti della musica house più brutta che si ricordi. Ripensiamo malinconicamente agli Shirt vs T-Shirt che se non fossero stati costretti al forfait ci avrebbero evitato tutto questo.

Passa poco più di un’ora e le luci sul palco si riaccendono. E se mi avessero detto a cosa avrei assistito da lì in avanti, probabilmente non ci avrei creduto. Davanti ai nostri occhi si para un contrasto imbarazzante tra l’esibizione memorabile dei 2 Many DJs, che si muovono in consolle con un’abilità che è seconda a quella di pochi altri dj al mondo, e l’orribile teatrino a cui siamo costretti ad assistere. Tutto attorno al duo belga ci sono più di dieci persone, forse membri dell’organizzazione, forse parte dello staff del lido, che hanno fatto confusione tra l’anteprima del Neapolis Festival (che sì, è una festa, ma con una storia alle spalle, con degli artisti che si esibiscono, con un pubblico che ama la musica e non semplicemente la baldoria) e una serata estiva del Cocoricò di Riccione. Una ragazza che indossa soltanto una lunga camicia balla con la sensualità di un cammello, un paio di ultracinquantenni si atteggiano a quindicenni, qualcuno porge a David e Stephen delle maschere da sub invitandoli a indossarle (!?), un energumeno in canotta, lampadato e palestrato, prende a spingere i 2 Many DJs verso il pubblico, allunga le mani sulla consolle per collegarvi un microfono da cui urlare incitamenti da festa di compleanno, incurante degli insulti che gli arrivano dal pubblico, ad un tratto mette le mani nel posto sbagliato e interrompe la musica (ve lo ripeto: allunga le mani sulla consolle ed interrompe la musica!), davanti agli occhi basiti dei dj che si chiedono, come me qualche ora prima: ma come cazzo ci siamo finiti in tutto questo?

Sul live-set c’è poco da dire: una selezione perfetta dal primo all’ultimo pezzo, nella quale c’è spazio anche per i Ricchi e Poveri e i Black Sabbath, suonata con grande fantasia e grande entusiasmo. I 2 Many DJs non si lasciano scoraggiare, sebbene appaiano visibilmente urtati, da quello che gli accade intorno. Ma la loro esibizione, che in molte altre situazioni andrebbe avanti per ore, dura il minimo indispensabile.

Alla fine c’è ancora spazio per il dj del lido ed è quindi giunto il momento per noi di levare le tende. Tanto l’after-party targato Cosenza non ci sarà, resta solo da pensare di aver assistito a qualcosa di bello, che poteva essere molto meglio. In effetti agli organizzatori del Neapolis Festival va fatto un grande plauso per aver portato in Italia come antipasto a Massive Attack, R.E.M., These New Puritans, etc che si esibiranno a Luglio all’Arena Flegrea, un evento del genere; ma al contempo non è perdonabile una così scarsa accortezza nella scelta della location e nella gestione della situazione. Dopo anni di concerti visti e organizzati io ho capito che queste ultime cose sono importanti almeno quanto le esibizioni stesse. E a sentire tante altre persone presenti il 30 Maggio a Licola, non sono l’unico a pensarla così. Per fortuna. Appuntamento a Luglio, per un altro grande evento. Ma sappiamo che non sarà poi la stessa cosa.
venerdì 6 giugno 2008

Isolated young everyman

- permalink -
[6] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!









Who would have guessed that when you remove Garfield from the Garfield comic strips, the result is an even better comic about schizophrenia, bipolar disorder, and the empty desperation of modern life?

Garfield minus Garfield

martedì 3 giugno 2008

Dev'esserci sfuggito qualcosa

- permalink -
[1] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
José Mourinho, nella conferenza stampa di oggi, ha affermato di non essere un pirla. Ma noi tutti pensavamo che fosse andato all'Inter.

Blog apart

- permalink -
[0] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Ma solo a me la nuova veste grafica di Macchianera piace molto più di quella vecchia?
In ogni caso, più brutto o più bello che sia il template, era ora. Non se ne poteva più di quel Movable Type scritto in Perl. E' lento e macchinoso. Si accorgeranno dei vantaggi di Wordpress molto presto, con buona pace dei ragazzi di Six Apart. Io che ho provato un po' tutte le piattaforme esistenti sulla terra e anche oltre, personalmente preferisco sempre Blogger, una spanna sopra tutte.

Groundskeeper Willie

- permalink -
[4] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Io poi non capisco perché qualcuno si sia indignato. L'amministratore delegato di British Airways ha affermato che gli aiuti dello stato all'Alitalia violano la libera concorrenza. E apriti cielo.
Non credo che qualcuno possa smentire quanto detto da Willie Walsh. In Italia possiamo aspettarci, quando ci si mette qualsiasi regola sotto la suola delle stesse scarpe con le quali abbiamo appena pestato una merda bagnata, di incontrare una resistenza pari a zero, un'omertà pressoché totale quando non si trasforma in collaborazionismo. Gli ammechemmenefregadellalitalia sono plausibili, in Italia appunto. All'estero no.
Ecco perché sempre più stati ci fanno un culo così.
Fine della storia.
domenica 1 giugno 2008

Si aspettavano Babbo Natale

- permalink -
[1] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Dice, è una dittatura, a che servono i rilievi dei tecnici sui siti da adibire a discariche se hanno già deciso tutto? E io dico: ci potevate pensare prima di andare a votare, ora sono stracazzi vostri (e nostri) e starsi a lamentare della dittatura è da piangina che nemmeno gli interisti..