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lunedì 30 novembre 2009

Parafrasando Bruno Lauzi

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[1] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Ascolto solo canzoni tristi,
perché quando sono felice esco.

The Twilight Singers - The lure would prove too much [youtube]

venerdì 27 novembre 2009

Luce accesa e poltroncine cigolanti

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[1] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Noi gente d'essai. Grazie a Carlo Crudele.
Stè mi sta guardando con un sorriso sornione.
«Allora è fatta», mi dice.
«Ma che fatta e fatta», gli dico.
«Scusa, ci esci da una settimana», mi dice.
«Ma è un’amicizia. Cioè, lei vuole solo un’amicizia», gli dico.
«Parli così perché non ci hai provato», mi dice.
«Parlo così perché ci ho provato», gli dico.
«Vabeh, ma dove», mi dice.
«Al cinema», gli dico.
«Ci hai provato al cinema? Ma al cinema non vale», mi dice.
«Che vuoi dire?», gli dico.
«Che non vale: ti rifiuta perché sta guardando il film, c’è la scena d’azione, la trama è complessa, vuole vedere come va a finire, cerca di capire chi è l’assassino, pensa...», mi dice.
«Oh», gli dico.
«Eh», mi dice.
«Ci ho provato tra il primo e il secondo tempo», gli dico.

[It was tomorrow]

giovedì 26 novembre 2009

Fet' 'e scarrafon'

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[3] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!


Eduardo De Filippo, Teatro, tomo di quattro commedie e 5 euro al banchetto sotto l'università.
lunedì 23 novembre 2009

Perestrojka

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[1] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Una tendenza pericolosa di parte della scienza è quella di usare i progressi fatti nella manipolazione genetica per eliminare (in maniera più o meno graduale) in natura le diversità delle varie specie e pretendere di poterne produrre una perfetta. Non sto qui a fare discorsi su Dio e il creato che sposino le teorie medioevali della Chiesa sulle cellule staminali, figuriamoci. Per evitare di rimandare a questo, consideriamo piuttosto il regno vegetale.

La scienza è in grado (leggasi OGM e quanto ne segue) di produrre una mela, un tipo di mela, che racchiuda tutte le migliori caratteristiche degli altri tipi di mela e quasi nessun difetto. Figo, dite. No, perché un difetto resta: anche la nostra supermela, come tutte le altre specie di mele, ha un suo arco vitale e un giorno arriverà la sua fine. Avendo la scienza eliminato tutte le altre specie di mela, quelle imperfette, non ci sarà un altro tipo di mela, cresciuta in concorrenza, a prendere il suo posto e a far continuare la specie. In pratica, dopo la mela perfetta non ci saranno più mele. Remo Ruffini sintetizza brillantemente, e in maniera un po' lapidaria, il concetto: "Bisogna fare attenzione a non eliminare la concorrenza nella natura e a mantenere le differenze".

Ora astraiamo un attimo dalle mele, vi va? Pensiamo alle idee. E' esattamente la stessa cosa, è necessario, imperativo, mantenere la concorrenza delle idee preservando le differenze. Altrimenti presto non vi saranno più idee. Il ragionamento è ispirato a quanto scriveva Tiziano Terzani quasi venti anni fa, anticipando di fatto due decenni di storia:
Il comunismo, con la sua sacrilega aspirazione a cambiare l'uomo, ha ucciso milioni di uomini e ha, come un moderno Gengis Khan, seminato vittime di ogni tipo lungo il percorso della sua conquista. Eppure è anche vero che là dove non era al potere, ma restava come un'alternativa d'opposizione - nei paesi dell'Europa Occidentale, per esempio -, il comunismo non è stato solo distruttivo, ma anzi ha contribuito al progresso sociale della gente. Come sistema di potere, fondato sull'intolleranza e sul terrore, il comunismo doveva finire. Ma come idea di sfida all'ordine costituito? Come grido di battaglia di una diversa moralità, di una maggiore giustizia sociale? Che succederà ora che il mondo capitalista resta l'unica «specie» del suo genere? Che cosa succederà ora che tanti potenti, tronfi di vanagloria per aver vinto la guerra contro il comunismo, restano senza concorrenza, senza sfida, senza stimolo?

Tiziano Terzani, Mosca, 2 ottobre 1991
sabato 21 novembre 2009

Bellezza in prestito

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[0] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Oggi parliamo di una bella persona. Se credete che vi farete i cazzi miei e di un mio amico di vecchia data siete fuori strada, ma di qualche dozzina di chilometri. I miei amici sono tutti brutti ceffi che rubano i motorini e dicono bella zio, ma sopratutto, non c'è bisogno di una conoscenza approfondita e duratura per accorgersi della bellezza di una persona. A volte basta imbattersi per un nanosecondo nella sensibilità, nella mente vivace e aperta, nell'animo non ingannevole. Per dire, a Piergiorgio capita spesso di conoscere persone magnifiche a pacchi nel mentre si fa cambiare venti euro. Ma non divaghiamo.

La bella persona di cui si parla oggi io non l'ho mai incontrata, so che si chiama Franca e dalla sua pagina aNobii che è sposata e vive a Milano, ma poco altro. E so di questa sua iniziativa. In parole povere, funziona così: voi scegliete un libro dall'ampio catalogo che trovate sul sito, lei ve lo invia per posta e (si presume) lo restituite dopo un mese. Vabbè, dite voi, ci arrivavamo dal nome del sito. Aspettate, che arriva la parte figa.

La parte figa sta in quel che Franca chiede in cambio: che sul libro prestato, quando torna al mittente (cioè a lei), sia scritta anche parte della vostra storia, oltre a quella già stampata in litografia offset. Sottolineature, annotazioni, biglietti del tram e cartoline allegate, tutto quanto possa raccontare di voi e di ciò che vi portate dietro nel mentre leggete il libro, che sia un istante appena trascorso o una vita intera, chissene.

Non so a voi, ma a me tutta la faccenda riempie di entusiasmo. Voi poi mi venite a rompere i coglioni che sono un illuso e un sognatore e penso di poter cambiare il mondo. Ma sapete che c'è, a me la fiducia la danno le persone così, pur non avendo mai avuto il piacere di.

Mentre un rapporto del Censis dice che gli italiani leggono sempre meno libri (e nemmeno è detto che sappiano far di conto) e uno dell'Istat sostiene che il dodici percento (12%) delle famiglie italiane non ha un solo libro in casa (uno solo, niente) perché "sono noiosi" e che il trentasette percento (37%) non ha letto nell'ultimo anno (sono venti milioni di persone), a me sapere che c'è gente come Franca conforta non poco. Franca ed io (e secondo me pure voi, che alle brutte leggete almeno i blog) siamo persone migliori di altri venti milioni. Guardate che non è bello da sapere, proprio zero, ma tocca farsene una ragione.
martedì 10 novembre 2009

The taste of your poison

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[0] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Non è vero che le pubblicità dell'ENEL non servono a una sega. Nello specifico, l'ultima serve a riascoltare e rivalutare il disco di un paio d'anni fa di Yael Naim. Far far, colonna sonora dello spot, è espressivamente densa di freschezza, in altre parole: è bella. E questa versione di Toxic, di britneyspearsiana memoria, si presta a mettere in risalto le qualità della cantautrice franco-israeliana.

lunedì 9 novembre 2009

Comme une petite morte, le cœur pâmé

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[0] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Le tue labbra per sempre
rimarranno un luogo
inopportuno
dove cercare conforto
per le mie