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sabato 19 dicembre 2009

Ciclo spicciolo di Carnot

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Io amo il mio termocamino. Se qualcuno mi chiedesse di scegliere una sola cosa da portare su un'isola deserta, io indicherei senza esitazione il termocamino (e zitti e manzi e portate rispetto). Tutte le mattine alle 7 (tranne la domenica, abbiate pace, ma il sabato sì, nonostante tre o quattro ore prima sia ancora al bancone del Morgana per l'ultima birra o sambuca) passo una ventina di minuti a scegliere e trasportare dalla legnaia la legna da bruciare durante il giorno. Finito di caricare ed accendere il termocamino, faccio la doccia e prendo il caffè, e Dio solo sa quanto amo prendere il caffè dopo la doccia davanti al fuoco acceso.

Amo anche, poco meno, le due poltrone gemelle poste di fronte al termocamino. Su quella sempre più contesa ho ascoltato i migliori dischi dell'ultimo anno, letto Paura e disgusto a Las Vegas e Cecità. Su quelle poltrone e davanti al camino acceso ho dormito stretto ad una di quelle persone meravigliose che ti offrono l'essenza pura di quello che sono tanto che ti senti inadeguato, che ti viene voglia di strapparti il cuore dal petto e dire "toh, prendi".

Le cose sono cambiate, di recente. Al fuoco del mio termocamino si è riscaldato chi non lo meritava, gente che a cavalcioni della mia vita e con la propria cattiveria spicciola in braccio ha cercato di rendermi peggiore. Non è un grosso problema, ho intorno a me persone che mi danno abbastanza calore umano da poterci riscaldare il Wisconsin per i prossimi inverni.

Direi di tralasciare le donne della mia vita (di una delle quali tra qualche giorno sarò orgoglioso padrino) ed il resto della famiglia, che non fanno testo. Accanto a me c'è una persona che anche se mi rinfaccia di parlare troppo e di essere ripetitivo (vere entrambe le cose) so che mi starebbe ad ascoltare per settimane se solo glielo chiedessi. Un'altra che è come una seconda mamma e mi sveglia dal torpore dei miei momenti di debolezza, e se non avessi avuto il culo (grosso) di incontrarla la starei ancora cercando. Due sorelle illegittime che sono scassacazzi vere ma che ci sono sempre e sanno che in fondo "non ci serve nulla". Un'amica che riesce a farmi salire il sangue al cervello un giorno sì e l'altro pure e sa scomparire per un anno, ma la sento sempre vicina. Un individuo che ha sempre l'insulto (amichevole, voglio sperare) a portata di mano e che mi fa sorridere. Una persona che quando mi conosceva appena mi ha fatto sentire per una volta orgoglioso di esistere, dicendomi "Sei libero. Sei libero e basta, anzi sei l'unico libero".

Ce ne sarebbero parecchie altre, loro lo sanno, ma non vado oltre per non diventare melenserrimo e non farvi venire lo scorbuto o la gotta nel mentre leggete. Sopratutto, ci sono persone lontane ma vicine a cui questo blog è particolarmente dedicato. Ho un po' la tendenza a fare il desaparecido, scrivere qui sopra è come mandare un messaggio a tutti che dice "non ci sentiamo da un po', ma io sono sempre qui, sono vivo". E' anche e forse in maniera particolare per queste persone che ho paura che prima o poi il tempo e i rapporti sbagliati possano rendermi diffidente e disilluso, gelido come un 7 dicembre, arido come una notte tra le lenzuola sbagliate. Potrebbero tornare e trovarmi cambiato, troppo, in peggio. E non me lo perdonerebbero, non me lo perdonerei: non sarei più io e non mi starebbe bene. Quindi facciamo poco gli stronzi. ;)

Vi amo.

2 scleri di ignari passanti:

valeria ha detto...
19 dicembre 2009 alle ore 17:25

adoro ogni cosa di te...e soprattutto adoro il tuo essere mio amico.un amico senza il quale non sarei come sono.mi completi.lo sai mi piace come scrivi:mi ritrovo molto nelle tue parole. sparisco, ricompaio e poi sparisco di nuovo, ma la presenza diventa anche superflua quando ad una persona hai dato una parte del tuo cuore.non cambiare mai,altrimenti cambierei anch'io. io amo te
vale

Anonimo ha detto...
20 dicembre 2009 alle ore 12:18

Ogni volta che TI leggo trovo pezzetti disordinati della mia vita...e mi sembra quasi possibile riuscire a mettere un pò d'ordine nelle cose...anche se dovrei mettere un pò d'ordine in me...mamma mi sta dicendo che dovrei mettere ordine anche nella mia camera,è uno zoo...regalini per le mie amiche,vestiti ovunque e milioni di scarpe sotto il letto...e una scatola di torroncini.......e non aggiungo altro :))
ho passato una giornata stupenda con dei vecchi amici,un pranzo tranquillo,risate,chiacchiere e vino...e sono tornata a casa traballando sui tacchi...ma con quella sensazione piacevole,con la certezza che anche se lontani sono sempre miei amici,persone che ci tengono a me nonostante io abbia la tremenda capacità di complicarmi la vita...e anche se mi sono chiusa in me per mesi seguendo un mito "straniero"...loro ci sono....ed è questa la cosa più bella.
E grazie...perchè trovi sempre le parole giuste...nel momento giusto!
Adoro accendere il pc e venire qui a leggere di te...e anche se dovessi diventare antipatico (si può più di così?) o pesante o criminale o qualsiasi altra cosa...questo blog avrà sempre un posto tra i miei preferiti...
...e non chiamarmi ruffiana adesso!
e so che sei invidioso dei miei guantini splendidi...ma non avrai l'onore di indossarli... :)) dai,censurami adesso!
e.....grazie.


m&z

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