E' un gioco che un po' ci stufa. Gennaro Gattuso, detto Ringhio, Il mastino dei Baskerville, La tigre che ama la carne fresca, Graffio dell'anima, Raizuli il Magnifico signore del Rif, Aristogatto, Il Navajo, Protezione civile, Il vento e il leone, L'etiope, tutto ciò poi inventato da Carlo Pellegatti, dico Carlo Pellegatti quello della redazione sportiva e leccaculo di Mediaset, sarà sicuramente un giocatore arcigno e implacabile, nessuno vuole negarglielo. Un po' però ci ha rotto il cazzo con questa storia di dover ribadire ad ogni occasione che il calcio non è uno sport per signorine, che ci vogliono gli uomini veri, che bisogna avere due palle come mongolfiere, che l'omm' addà puzza'. E' una cosa un po' stagnante, farebbe meglio a rinnovarsi il personaggio.
Abbiati invece il cazzo ce l'ha proprio frantumato, con questa storia che del fascismo condivido ideali come la Patria e i valori della religione cattolica. Del fascismo rifiuto le leggi razziali, l'alleanza con Hitler e l'ingresso in guerra, ma mi piace la capacità che aveva di assicurare l'ordine, garantendo la sicurezza dei cittadini. Primo c'è che non puoi scindere le varie cose, il fascismo è il fascismo, sennò fai come i poverelli che dicono che sono cattolici e credono in Dio, ma non credono nella dottrina della chiesa. Mica è un buffet che prendete un po' il cazzo che vi pare, cicci belli. Secondo c'è che se fosse stato in vigore il fascismo, col cazzo che te stavi facendo lo sgargiante sul magazine della Gazzetta. Dài retta, rimangiati tutto, hai visto mai ti prendono in parola.
venerdì 26 settembre 2008
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