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venerdì 29 gennaio 2010

Ci avete fatto diventare l'Inter

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[1] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
..adesso l’Inter è al massimo della sua forza fisica, atletica, tecnica e psicologica ed è al massimo della sua fortuna, io vedo già l’Inter vincere due a zero fuori casa contro il Chelsea, io vedo l’Inter in finale, vedo Zanetti alzare la coppa (per chi non segue il calcio, è come se dessero il Nobel per la medicina all’influenza)..

chinaski

venerdì 8 gennaio 2010

Premierato (aridaje)

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[5] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!
Il premier si è tolto le bende. Ce lo annuncia con un pizzico di commozione il TG1. Il viso di Berlusconi è di nuovo liscio come il culo di un neonato. Qualcuno ha già urlato che è troppo presto. Io non mi sono posto il problema di un'eventuale messinscena, un mafioso e massone qual è Berlusconi è chiaramente in grado di fare questo ed altro, ma non è detto che ne avesse bisogno. Sopratutto non credo cambierebbe qualcosa.

Faccio piuttosto notare, forse per l'ennesima volta, che Berlusconi non è il premier, è il nostro Presidente del Consiglio. Non c'è premierato in Italia e se alla prossima tornata elettorale vincessero i Verdi col 97% e nominassero Presidente del Consiglio mio padre (e non me sempre per la solita inutile storia che bisogna avere almeno cinquant'anni o giù di lì) non ci sarebbe nulla di illegale. In Italia non abbiamo un sistema elettorale maggioritario uninominale, quindi non abbiamo un premier.

Che il telegiornale della principale rete nazionale sbagli in modo reiterato su questa faccenda a me pare grave. Dice, vabbè è lo stesso. Non è lo stesso, perché chiamare premier una persona, che sia mio padre o Silvio Berlusconi, indica l'aver ricevuto un suffragio universale diretto. In altre parole, che il popolo ha scelto la persona e non il partito. In Italia abbiamo una legge elettorale che è un casino, un sistema proporzionale corretto (quella roba del Porcellum, che tra l'altro ricordo a tutti, va contro un referendum del 1993, e quello era stato davvero voluto dal popolo) senza preferenze, non potendo alcun cittadino esprimere preferenze mi chiedo come si faccia a parlare di premier. Far credere alla gente che Berlusconi sia stato eletto a suffragio diretto, quando non è vero, non è proprio cosa da niente.

Il TG1 (ovviamente, prima che mi si additi, non è soltanto il TG1) è talmente radicato nella sua linea editoriale revisionista e fantasiosa che qualche settimana fa ha dato i numeri del lotto sbagliati, per dire. Non è che ci sia da andare in redazione armati di statuette del Duomo di Milano o della Basilica di San Vitale, figuriamoci. Però forse qualcuno, al duecentocinquantesimo giorno di omissioni e invenzioni di sana pianta del TG nazionale (anche se mi rendo conto che duecentocinquanta -250- giorni consecutivi di notizie false non siano poi tanti) dovrebbe alzare la mano, con garbo, rivolgersi a Minzolini e fargli notare, sempre con garbo, per non passare per fomentatori d'odio, guarda che la tua redazione ha appena detto una cazzata grande così. Per favore di' qualcosa, altrimenti vuol dire che chiunque può fare il tuo lavoro. Sic et simpliciter. Non sarebbe panacea di tutti i mali, certo, ma sarebbe un inizio.
lunedì 4 gennaio 2010

From outer space: Partyzan NYE 2010

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[2] scleri di ignari passanti, contribuisci allo sclero!


Li avevo lasciati sotto un ombrellone Algida, li ritrovo a bordo di un UFO.

E' passato un anno, il New Year Event 2009 del Partyzan era stato all'insegna di settimana enigmistica e costumi da bagno. Fabio Nirta e Robert Eno, Shirt Vs T-Shirt, ci avevano fatto ballare, insieme ad elettronica, new-wave, rock a cui ci hanno abituato (o meglio, viziato), robe come Vamos a la playa, L'estate sta finendo, Mare mare, etc. L'estate poi è arrivata davvero, rapida più del solito, è fuggita via come la tensione sottesa ad uno sguardo, ci siamo ritrovati senza accorgercene al 31 dicembre. Di nuovo.

Il Camelot County a Rende (Cosenza) è ancora una volta allestito per l'occasione, quest'anno al posto di ombrelloni e tavole da surf c'è un'astronave che contiene la consolle, ai lati due gigantografie rasterizzate di astronauti, sulle nostre teste pianeti, ufo e strobo, intorno a noi spade laser e gagliardetti della Federazione Unita dei Pianeti. Bello. La pista è pronta e l'attesa è spasmodica come i pochi istanti prima di incontrare con le proprie le labbra desiderate. Quest'attesa viene inizialmente colmata da Fabio Gaudio e Vincenzo Naccarato in consolle, il momento clou arriva intorno alle 3, quando Fabio Nirta inizia a violentare l'impianto con Poni Hoax, Supersystem, Does It Offend You Yeah?, Daft Punk, Depeche Mode, Scenario Rock, Punks Jump Up, etc. Quando parte Loser di Beck sembra l'inno nazionale, cantano tutti. E' uno di quegli attimi in cui la musica azzera le brutture della quotidianità, non lascia spazio ad alcun tipo di onanismo intellettuale, ti fa diventare qualcun altro o forse per la prima volta ti fa essere te stesso. Nella sala stracolma ci saranno seicento persone, dense come fossero il triplo. I corpi si muovono come impazziti, ma armonicamente, Bach ne sarebbe fiero. Perché la musica non è un quadro naïf. È prospettiva, è tridimensionale, è armonia (quella cosa che non si può fischiettare), è avvolgente e si muove. Come viene.

Nel delirio generale, prima che DJ Parfio dia il colpo di grazia alle energie dei presenti, mi lascio andare per un attimo ad un ricordo.

Non ci serve nulla!. Era l'alba del 30 Luglio 2007, o forse il sole era già alto da un paio d'ore, impossibile ricordare. Volgeva al termine la decima edizione del Six Day Sonic Madness e per l'occasione gli Shirt vs T-Shirt avevano creato dal nulla (come Dio, sì) una di quelle esperienze che chi c'era si porterà per sempre dietro nel proprio bagaglio di ricordi, suoni, odori, sensazioni, emozioni. Arrampicati sugli alberi di ulivo di una location improvvisata gridavamo "Non ci serve nulla!", mentre un impianto anch'esso improvvisato suonava ancora All About This, Dance To Our Disco, E-Talking. E i New Order, non ricordo quale pezzo.

Urlavamo "Non ci serve nulla!" ed era proprio così. Ed è lo stesso anche all'alba di questo 2010. Auguro a chiunque nel mondo di iniziare i prossimi anni in questo modo, con amici lontani ma vicini e compagni di sbronze attorno, la musica che riempie l'aria e ti strappa le tensioni dalla pelle, le forze in lento e piacevole esaurimento ed una persona speciale che ti si addormenta addosso.

Oh, buon anno. ;]